Dipendenza affettiva: come si manifesta, sintomi e soluzioni 

La dipendenza affettiva è un tipo sintomatico di relazionarsi all’altro e può avvenire in qualsiasi tipo di rapporto: in amore, in amicizia, in famiglia.

Generalmente questa modalità si manifesta con un forte trasporto emotivo, un eccessivo coinvolgimento vitale o addirittura con il pensiero che il senso della propria vita sia definito unicamente dalla vicinanza dell’altro investito di tale potere e con un conseguente senso di vuoto quando questi viene meno.

Ad ogni modo è bene precisare che, nonostante sia senza alcun dubbio causa di una profonda sofferenza di chi lamenta questo modo di vivere la relazione, la dipendenza effettiva non è inclusa nel manuale diagnostico DSM-V e quindi non è considerabile una vera e propria patologia psichica.

Questo stile relazionale emerge prevalentemente in adolescenza, in quel periodo della vita in cui l’identificazione con l’altro è molto pronunciata e fondamentale per la strutturazione della propria personalità.

Sebbene in un primo momento possa sembrare una fase comune destinata a sciogliersi col tempo, alcuni soggetti rimangono intrappolati nella morsa di questa identificazione massiccia all’oggetto amato.

Cause della dipendenza affettiva

Non essendo, come detto sopra, un disturbo psichico riconosciuto dalla comunità scientifica, non ci sono elementi validi che possano definire univocamente l’etiologia della dipendenza affettiva.

Ciononostante si possono individuare alcune tracce nella letteratura psicologica che possono fornire delle risposte più o meno esaurienti.

La dipendenza affettiva è un fenomeno che accomuna tutti gli esseri umani sin dalla nascita.

Non possiamo negare che il primo oggetto d’amore del bambino risiede nella figura materna la quale, di conseguenza, diventa l’altro accudente.

Ne consegue un rapporto di inter-dipendenza nel quale la madre soddisfa le esigenze del proprio figlio ma anche quest’ultimo, a suo modo, si fa garante della soddisfazione materna.

In special modo sarà il figlio a rimanere nella posizione privilegiata di colui verso il quale le attenzioni materne devono essere destinate, facendo di tutto pur di non perdere il posto sul trono.

Se facessimo una trasposizione di questa dinamica infantile in un’età adulta, non troveremmo molte differenze.

Una delle cause della dipendenza affettiva, potremmo dunque dire, risiede nella particolarità del rapporto che il soggetto ha intrattenuto, in età infantile, con il proprio oggetto d’amore.

I sintomi della dipendenza affettiva

Possiamo riconoscere, in linea di massima, alcuni comportamenti tipici che tendono a ripetersi in quei soggetti con una dipendenza affettiva:

Questi pseudo-sintomi iniziano a preoccupare il soggetto quando nonostante tutto ciò che egli faccia, non trova nell’altro la conferma del suo valore e della sua importanza.

Il posto privilegiato del bambino in cerca del suo riconoscimento, ancora una volta, vacilla fino a farlo precipitare nel baratro della sofferenza.

Quando tale disconferma della propria identità quale colui o colei in grado di soddisfare interamente l’altro viene meno, il soggetto perde ogni punto di riferimento e solo allora, assalito da una frustrazione ingestibile, decide di rivolgersi allo psicologo.

Come uscire dalla dipendenza affettiva

Ovviamente uscire da questa dinamica relazionale è possibile a patto che venga riconosciuta dal soggetto come qualcosa che si ripete nella propria vita e che sia davvero disturbante.

La psicoterapia è il canale privilegiato per liberarsi da questa tela di ragno che il soggetto ha costruito in quanto, attraverso un professionista, può ripercorrere la propria vita alla ricerca di quelle tappe fondamentali che hanno in qualche modo concorso allo sviluppo del suo modo di relazionarsi all’altro.

Se pensi di soffrire spesso di questo tipo di dinamica relazionale, puoi rivolgerti al nostro team per avere il tuo primo colloquio gratuito!

Assumere quindi la consapevolezza necessaria nel comprendere il proprio modo di vivere l’amore dell’altro e per l’altro, diventa un punto fondamentale dal quale partire per raggiungere un cambiamento radicale della propria vita duraturo e sicuramente meno frustrante.

Dott. Andres Rivera Garcia

Sono il dottor Andres Rivera Garcia, psicologo e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Iscritto all’Albo degli psicologi delle Marche, specializzato in psicoterapia psicoanalitica presso la scuola I.R.P.A. di Ancona sotto la direzione scientifica di Massimo Recalcati.

Indietro
Indietro

Navigare i Cambiamenti: Capire, Accettare, Affrontare

Avanti
Avanti

Autolesionismo: significato, segni e come uscirne