Dott.ssa Maria Spadaro
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Sono la dottoressa Maria Spadaro, sono una psicologa clinica abilitata e iscritta all’albo degli psicologi del Piemonte.
“Terapeuta e paziente come compagni di viaggio”
Preferisco pensare a me e ai miei pazienti come compagni di viaggio all’interno della terapia. Considerando quest’ottica, trovo che il primo colloquio sia fondamentale e al contempo prezioso per entrambi le parti, poiché è come se un po’ ci scegliessimo per intraprendere un viaggio insieme.
Cosa ti aspetta nel primo colloquio
Il nostro primo incontro verterà a capire cosa ti ha portato qui proprio in questo momento. Focalizzandoci sulle domande, sui dubbi e sulle criticità presenti nel qui-e-ora. Pertanto ascolterò il problema che mi porti, cercando di approfondire che tipo di spiegazioni ti sei dato e che tentativi di soluzioni hai attuato finora.
Daremo voce ai vissuti, ai desideri e alle aspettative riposte in questo spazio, co-costruendo insieme obiettivi che potrebbero appartenere al nostro percorso insieme.
Inoltre faremo luce sulla necessità di ritrovare o scoprire le risorse che si possiedono per far fronte a queste situazioni di difficoltà.
Cosa ti aspetta durante la terapia
Percorreremo insieme diverse fasi.
Una prima parte di consultazione ovvero una raccolta dati della tua storia personale e familiare; ove si favorirà una contestualizzazione del problema portato. Cercherò di stimolare a riflettere sulle circostanze in cui è comparsa la situazione di difficoltà, sugli eventi personali e familiari che l’hanno preceduta o che sono avvenuti in concomitanza, sulle coincidenze familiari e sugli effetti che essa produce.
Di seguito, alla luce delle informazioni raccolte, cercheremo di co-costruire insieme un’ipotesi relativa alla situazione problematica condivisibile, ma differente alla storia presentata in precedenza.
Il lavoro sarà incentrato sui vissuti personali, sulla comprensione relazionale del sintomo, sulla comunicazione e sulla trasformazione delle dinamiche disfunzionali, e sull’uso e acquisizione di nuove strategie.
Cosa ti aspetta dopo la terapia
Il fine di questo viaggio insieme sarà quello di comprendere la funzione relazionale del sintomo e di trovare nuovi modi e strategie per rapportarsi con il proprio sistema di appartenenza e non solo. Pertanto la funzione sarà quella di apportare un rinnovato benessere soggettivo e sociale.
Sarà dunque come guardare lo stesso orizzonte ma con occhiali nuovi.
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Sono iscritta nella sezione A dell’ALBO e dell’ORDINE degli PSICOLOGI del PIEMONTE con il numero 8982.
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Mi sono laureata in Psicologia clinica: salute e interventi nella comunità presso l’Università degli Studi di Torino
L’approccio che utilizzo nel mio lavoro è la Psicoterapia ad orientamento Sistemico Familiare-Individuale, che mette al centro la Persona lavorando principalmente sulle sue relazioni ridefinendo il disagio psichico non come un problema dell’individuo ma del suo contesto relazionale.